COS'È
La liquidazione controllata del sovraindebitato
La liquidazione controllata del sovraindebitato è disciplinata dagli articoli 268- 277 C.C.I.I. e si tratta di una procedura di sovraindebitamento con la quale si possono chiudere tutte le posizioni debitorie di una persona in difficoltà utilizzando il patrimonio e parte del reddito della stessa, anche se i beni costituiscono solo una parte del debito accumulato.
Con questa procedura, quindi, viene distribuito il ricavato della vendita, riscossione o cessione dei beni del debitore ai rispettivi creditori, e contestualmente avviene l’esdebitazione del debitore.
La procedura di liquidazione controllata viene presentata nel tribunale di residenza con la quale si dichiara di non essere più in grado di pagare i propri debiti. Con l’apertura della procedura di liquidazione, viene nominato un liquidatore da parte del tribunale che ha il compito di acquisire l’eventuale patrimonio del debitore (case, liquidità…) e una parte dei suoi redditi, e distribuirli ai creditori, secondo criteri previsti dalla legge.
A seguito della liquidazione vengono bloccate le azioni esecutive dei singoli creditori (come ad esempio pignoramenti, vendite all’asta, etc.). Questi non significa che i beni non verranno venduti, ma che verrà fatto dalla procedura di liquidazione, con alcuni vantaggi per il debitore, come ad esempio vedersi tutelato un reddito minimo per la propria famiglia.


COS'È
La liquidazione controllata del sovraindebitato
La liquidazione controllata del sovraindebitato è disciplinata dagli articoli 268- 277 C.C.I.I. e si tratta di una procedura di sovraindebitamento con la quale si possono chiudere tutte le posizioni debitorie di una persona in difficoltà utilizzando il patrimonio e parte del reddito della stessa, anche se i beni costituiscono solo una parte del debito accumulato.
Con questa procedura, quindi, viene distribuito il ricavato della vendita, riscossione o cessione dei beni del debitore ai rispettivi creditori, e contestualmente avviene l’esdebitazione del debitore.
La procedura di liquidazione controllata viene presentata nel tribunale di residenza con la quale si dichiara di non essere più in grado di pagare i propri debiti. Con l’apertura della procedura di liquidazione, viene nominato un liquidatore da parte del tribunale che ha il compito di acquisire l’eventuale patrimonio del debitore (case, liquidità…) e una parte dei suoi redditi, e distribuirli ai creditori, secondo criteri previsti dalla legge.
A seguito della liquidazione vengono bloccate le azioni esecutive dei singoli creditori (come ad esempio pignoramenti, vendite all’asta, etc.). Questi non significa che i beni non verranno venduti, ma che verrà fatto dalla procedura di liquidazione, con alcuni vantaggi per il debitore, come ad esempio vedersi tutelato un reddito minimo per la propria famiglia.

CONDIZIONI
Ecco le condizioni per la procedura di
liquidazione del patrimonio
Alla procedura di liquidazione del patrimonio possono accedere:
- Tutti i debitori insolventi o in grave stato di indebitamento, ovverosia risultino definitivamente incapaci di far fronte a tutti i propri debiti
.
- Debitori non soggetti al fallimento.

CONDIZIONI
Ecco le condizioni per la procedura di liquidazione del patrimonio
Alla procedura di liquidazione del patrimonio possono accedere:
- Tutti i debitori insolventi o in grave stato di indebitamento, ovverosia risultino definitivamente incapaci di far fronte a tutti i propri debiti .
- Debitori non soggetti al fallimento.

IL RISULTATO
A piano completato
COME FUNZIONA
Le fasi della procedura
01.
02.
03.
Predisposizione documentale
Deposito della ricorso
Nomina OCC
Per avviare la procedura serve predisporre una serie di documenti ed elenchi (patrimonio, debiti, atti di straordinaria amministrazione, etc) con i quali rivolgersi ad un OCC per ottenere una relazione di attestazione della propria situazione di sovraindebitamento.
Ottenuta la relazione andranno depositati presso la sezione fallimentare del Tribunale di residenza, sia la documentazione necessaria che la relazione del Gestore incaricato dall’OCC.
Una volta predisposta la documentazione necessaria, ed avviata la richiesta in Tribunale, il debitore non farà altro che mettere a disposizione tutti i propri beni e gli eventuali crediti che vanta verso terzi per pagare almeno una parte del proprio debito.
Il Giudice della procedura stabilisce quanto servirà per vivere alla famiglia del debitore, considerando sia gli impegni che gli altri redditi presenti, e quella somma sarà lasciata al debitore, mentre eventuali somme maggiori dovranno essere versate ai creditori.
A questo punto, viene nominato un liquidatore al quale è affidato il compito di vendere i beni ed esigere o cedere i crediti. Una volta realizzato il valore economico di tutto il patrimonio del debitore, questo viene distribuito ai creditori e la procedura si chiude.
Passati tre anni dall’apertura della liquidazione, il debitore potrà chiedere l’esdebitazione: ovvero la cancellazione di tutti i debiti non pagati. E ‘importante sapere che, se la procedura dovesse durare più di tre anni – cosa comune se sono presenti immobili da vendere – il debitore ha comunque la possibilità di chiedere di diritto l’esdebitazione dopo tre anni.
COME FUNZIONA
Le fasi della procedura
01.
Predisposizione documentale
Per avviare la procedura serve predisporre una serie di documenti ed elenchi (patrimonio, debiti, atti di straordinaria amministrazione, etc) con i quali rivolgersi ad un OCC per ottenere una relazione di attestazione della propria situazione di sovraindebitamento.
02.
Deposito della ricorso
Ottenuta la relazione andranno depositati presso la sezione fallimentare del Tribunale di residenza, sia la documentazione necessaria che la relazione del Gestore incaricato dall’OCC.
Una volta predisposta la documentazione necessaria, ed avviata la richiesta in Tribunale, il debitore non farà altro che mettere a disposizione tutti i propri beni e gli eventuali crediti che vanta verso terzi per pagare almeno una parte del proprio debito.
Il Giudice della procedura stabilisce quanto servirà per vivere alla famiglia del debitore, considerando sia gli impegni che gli altri redditi presenti, e quella somma sarà lasciata al debitore, mentre eventuali somme maggiori dovranno essere versate ai creditori.
03.
Nomina OCC
A questo punto, viene nominato un liquidatore al quale è affidato il compito di vendere i beni ed esigere o cedere i crediti. Una volta realizzato il valore economico di tutto il patrimonio del debitore, questo viene distribuito ai creditori e la procedura si chiude.

IL RISULTATO
A piano completato
Passati tre anni dall’apertura della liquidazione, il debitore potrà chiedere l’esdebitazione: ovvero la cancellazione di tutti i debiti non pagati. E ‘importante sapere che, se la procedura dovesse durare più di tre anni – cosa comune se sono presenti immobili da vendere – il debitore ha comunque la possibilità di chiedere di diritto l’esdebitazione dopo tre anni.